Personal Branding? Intervista a Irene Spagnuolo, relatrice a “Pillole per Freelance”.

Il 13 marzo scorso è stata una giornata molto importante per la nostra piccola-grande Coworking Community.

È stata infatti la giornata in cui abbiamo organizzato – per la prima volta – un evento dedicato alla formazione specifica per i freelance, le partite iva, e tutti i professionisti autonomi.

Nell’ambito di questo incontro dedicato – che non a caso abbiamo definito “Pillole per Freelance” – abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare 4 interventi focalizzati su altrettante aree di interesse per i nostri coworker (e non solo, dato che l’evento è pensato per tutti, con libero accesso).

Lo scopo dell’evento era infatti proprio di dare strumenti informativi, in forma semplice e immediatamente utile – come delle pillole – così da permettere di avere subito un’idea completa, per quanto possibile, su questi argomenti:

  • Personal Branding
  • Privacy e Partita Iva
  • Digital Marketing
  • Business Plan

La giornata di formazione è andata così bene che pensiamo possa essere utile riprendere qui alcuni di quei contenuti. In questo modo, anche chi non era presente potrà farsi un’idea delle informazioni che sono state condivise sui vari temi. Faremo questo in forma di intervista. 

Cominciamo oggi con alcune domande a  Irene Spagnuolo, che il 13 marzo ci ha parlato di personal branding. Grazie Irene e buona lettura!Irene-Spagnuolo-al-coworking-di-Novara

CoworkingNovara – Personal branding, questo sconosciuto… che cos’hanno in comune, una persona e un brand? 

E per quale motivo un freelance dovrebbe porsi questa domanda?

Irene Spagnuolo – Ognuno di noi ha punti di forza e di debolezza, qualità, conoscenze, competenze, valori e stile che, individuati e comunicati, diventano motivi di “attrazione”.

Siamo un brand perché suscitiamo emozioni, impressioni, sensazioni e sono proprio queste a determinare il nostro posizionamento nel gradimento del pubblico.

È attraverso queste che veniamo scelti per un incarico professionale o per una relazione commerciale.

Per un freelance fare personal branding è dunque essenziale! Sul mercato ha decisamente bisogno di distinguersi dai competitors, di caratterizzare il proprio servizio, di lasciare un’impronta riconoscibile.

CoworkingNovara – Il concetto di personal branding nasce con Internet?

Irene Spagnuolo – No, facciamo “marketing personale” da sempre. Lo facciamo tutti.

La differenza la fa il livello di consapevolezza che ne abbiamo e quindi il grado di attenzione, strategia e lavoro che dedichiamo al personal branding.

Internet specificamente ha:

  1. ampliato strumenti e modalità attraverso i quali fare personal branding
  2. dilatato la necessità di farlo.

CoworkingNovara – Nel corso dell’evento “Pillole per Freelance” abbiamo avuto modo di apprezzare il tuo percorso professionale, che ti ha portato ad avere consapevolezza del tuo valore, anche attraverso quello che non fai… un approccio che permette di mettere a fuoco l’unicità di ogni professionista.

In che modo hai capito che “essere se stessi” è una delle chiavi di un’affermazione professionale?

Irene Spagnuolo – L’autenticità paga:

  1. perché è sostenibile
  2. perché permette di relazionarsi con il pubblico sulla base di un concetto reale di feeling
  3. perché è percepita come affidabilità
  4. perché mixa leggerezza e profondità.

L’originalità è essenziale e questo significa tirar fuori la propria, quella vera, non un modello artefatto.

Devo ringraziare la mia natura. Insomma ho una personalità decisamente incline alla spontaneità e all’apertura; intelligenza emotiva ed empatia sono un pacchetto che ho in dotazione con somma fortuna.

Ma mi hanno aiutato, moltissimo, diversi incarichi professionali nell’ambito della psicologia, della sociologia, del business e del coaching, che mi hanno impegnato in un percorso di formazione e di studi che si è rivelato una potente fonte di illuminazione!

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